domenica 29 maggio 2011

Cuore di mamma

 



Il giorno in cui mio figlio, mentre lo sgridavo, ha cercato di spegnermi col telecomando della TV, ho capito che dovevo riprendere in mano la situazione.

Il fatto che abbia cinque anni non depone in mio favore. Perché non è vero che “bambini piccoli, piccoli problemi”. O forse sarà anche vero, ma non è per niente consolante, soprattutto quando cerchi di far capire ad un piccoletto ciò che deve fare, e lui, con le sopracciglia aggrottate e il dito indice puntato, ordina:” In cucina, mamma, prepara il pranzo!”.

Non è semplice accettare che un abitante della Terra di Mezzo ti zittisca, ma devi essere pronta anche a questo. Perché le madri DEVONO essere sul serio pronte a tutto, ma proprio  a tutto. Un po’ come per le leggi dello stato: non è ammessa l’ignoranza, e dunque non  puoi farti trovare impreparata.

Certo, è tutto vero quello che dicono della maternità: è una cosa meravigliosa. Ma a singhiozzo, non so se capite. I momenti fantastici sono intervallati da tanti altri momenti in cui vorresti citofonare a Dio e chiedergli: “Ma sei proprio certo di quello che hai fatto? Intendevi su serio affidare a me questa creatura?”

Certo che quando quel piccoletto ti abbraccia forte forte e ti dice che ti vuole un bene infinito, capisci che c’è sempre qualcuno che ne sa più di te. Oppure, quando ti dice: “Mamma, da grande ti vorrei sposare!”, e tu, col cuore colmo d’amore, rispondi: “Certo, amore, ma sai che non è possibile…”.
Lui ti guarda con condiscendenza, perché lo sa benissimo che non ti potrà sposare e ti risponde: “Lo so, mamma, perché quando sarò grande tu sarai morta”.

                                                               R.I.P.


                                                                         



8 commenti:

  1. Bellissimo Letizia!
    Mi è piaciuto molto.

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  2. Complimenti...carinissimo!

    Sabrina

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  3. Divertentissimo! Pur nella sua leggerezza, questo racconto ha un fondo dolce-amaro di spiazzante verità.
    Mi è piaciuto molto, Letizia.

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  4. Grazie mille, Gioia.
    P.S.
    Certo che tra te e me è tutto un tripudio di felicità! ;)

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  5. Vediamo se riesco a commentare, stavolta!

    Come mamma di una piccola peste di quasi tre anni, mi ritrovo molto in questo scritto. Bellissimo, Letizia!

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