mercoledì 27 aprile 2011

Chi tace, acconsente. Oppure è morto.

Chi tace, acconsente. Oppure è morto.
L’unico modo per capire la differenza è tastargli il polso.
Una mia vecchia zia malata, arrivata all’età di 97 anni, decise che era arrivato il momento di scegliersi la foto da mettere sulla lapide. Me la mostrò soddisfatta.
-Ma non sei tu. Questa donna avrà sì e no cinquant’anni.
-Infatti sono io a cinquant’anni. Mio marito è morto a 60 anni e io mi sono comprata il loculo affianco. Non voglio che la gente, passando davanti, pensi che io sia la madre  invece della moglie.
Mia zia certamente non conosceva Facebook, ma il principio era lo stesso.
-Sei dunque sicura di volere questa foto?
Ma mia zia non rispose.
Chi tace acconsente. Oppure è morto. O entrambe le cose.