mercoledì 29 febbraio 2012

È sempre colpa dell'uomo

Per secoli noi donne abbiamo dovuto sentirci dire una frase tremenda: “Non sai darmi un figlio maschio”.
Generazioni di donne si sono sentite colpevolizzare dai propri compagni, accusare d’inadempienza e ridurre alla stregua d’inette,  non in grado di raggiungere un semplice obiettivo: dare un erede di sesso maschile che potesse tramandare ai posteri il cognome dell’uomo.
Insomma, miliardi di donne hanno dovuto vivere e convivere col senso di colpa, magari partorire mezza dozzina di bambini fino al sospirato erede.
Questo perché i maschi, senza mezzi termini, scaricavano la responsabilità del sesso del nascituro su di loro.

Ebbene, mie care amiche, ho una notiziona per voi.

Ogni individuo viene programmato dalla natura come femmina e per ben sei settimane i feti sono tutti di sesso femminile. Poi, alla settima settimana, accade il fattaccio: entra in azione un gene che determina il sesso del nascituro e UDITE! UDITE! questo gene si trova nel corredo genetico del maschio.

Dunque, poiché i cromosomi che determinano il sesso sono due (XX per la donna e XY per l’uomo) e poiché ogni genitore regalerà il 50% del corredo, potrà accadere che:
a) la donna dia X e l’uomo X = XX, cioè una femminuccia.
b) la donna dia X e l’uomo Y = XY, cioè un maschietto.

Insomma, la donna può dare solo X ma l’uomo può dare X oppure Y. Dunque la COLPA (se mai ce n’è stata una) del sesso del nascituro è esclusivamente del MASCHIO!
Ed è solo una di una lunga serie.