Siamo diversi.
STOP.
Perché?
Non lo so (e non lo sa nessuno, aggiungerei).
Però se ne può discutere. Per esempio, sono rarissime quelle donne che riescono a trovare un compagno col quale fare chiacchierate chilometriche. La conversazione per un uomo è a strati, un po’ come la pasta al forno. Ogni strato corrisponde a un tema diverso in cui prevale assolutamente l’elemento razionale. La discussione deve essere essenziale e mirare al sodo, la soluzione e la conclusione devono giungere in un nano secondo.
La conversazione per la donna è un frullato, in cui si mescolano tutte le eccezioni, le sottigliezze e un miliardo di particolari assolutamente irrilevanti. Deve durare almeno due ore, diversamente non porterà a niente. Il piacere della donna sta spesso semplicemente nel far conversazione, per l’uomo nel risolvere la questione.
Nella conversazione la donna usa moltissime parole, ma anche molto i gesti, la mimica facciale, la teatralità. L’uomo invece usa essenzialmente le parole, ma sono giusto una ventina, ed ecco perché vuole risolvere in fretta la questione.
Ma la differenza più incredibile è che in una conversazione la donna manda messaggi che devono essere decriptati. Lei è convinta che il maschio li decripti perfettamente, ma il guaio è che purtroppo questo non accade quasi mai e lei si convince che lui non la capisca nel profondo.
La donna è complessa, contorta, allegorica; se deve fare una scelta vuole farla tra venti opzioni. L’uomo è semplice, diretto, essenziale; se deve fare una scelta vuole farla tra due alternative.
La donna arriverà alla fine della chiacchierata con un corollario di possibilità che, a cascata, genererà altri infiniti corollari. Ovviamente terrà tutto a mente e non dimenticherà niente, neanche dopo trent'anni. L'uomo, per memorizzare la soluzione, necessiterà di un post-it. Lo metterà da qualche parte e si dimenticherà (molto presto) dove.
Ah ah ah vero
RispondiEliminaSì!
RispondiEliminaIo no! XD
RispondiEliminaSeeeee, non ci credo! XD
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