«L'amore, pensava, doveva manifestarsi di
colpo, esplosione di lampi e fulmini, uragano dei cieli che si abbatte sulla
vita, la sconvolge, strappa via ogni resistenza come uno sciame di foglie e
risucchia nell'abisso l'intiero cuore.»
Trama: Tutto in Madame Bovary
(1857) sembra disporre la scena dove il desiderio ha luogo insieme all'abisso
che lo cancella. Emma Bovary ama come si divora, ama in una tragica voracità
che somiglia a quella di un organismo incapace di assimilare, consuma se stessa
e l'oggetto del suo desiderio in un tragico processo di alienazione amorosa,
aiutata anche dal marito, Charles, che è tutt'altro che un uomo tranquillo e
innocuo, ma un masochista morale di alto lignaggio che, con un sadismo
perfettamente camuffato, contribuisce in maniera determinante al suicidio della
moglie (Amazon).
Chi è Emma Bovary?
Una perenne
insoddisfatta, una che cerca gratificazioni nella fantasia delle sue letture
romantiche, libri che raccontano di amori tanto incredibili quanto finti.
Passioni 'come esplosioni di lampi e fulmini, uragano di cieli che si abbatte
sulla vita', ecco cos'è per Emma l'amore. Lei cresce nutrendosene e
convincendosi che quegli amori perfetti e travolgenti esistano davvero, ecco
perché decide di accettare la proposta di matrimonio di Charles Bovary. Questo,
però, sarà l'inizio della sua rovinosa discesa, un inesorabile precipitare
verso il basso senza alcuna possibilità di uscita.
Ho amato questo
libro per la scrittura schietta, priva di orpelli. Gustave Flaubert non indulge
nelle miserie di Emma e, sebbene la sua critica alla borghesia traspaia
evidente, in lui non c'è giudizio nei confronti della protagonista e delle sue
azioni.
Flaubert
crea un'eroina diversa da quelle dell'epoca. Una donna 'negativa', che non
accetta la sua condizione di moglie e madre, in un epoca in cui le donne
avevano un ruolo stabilito e rigido, ecco perché l'opera suscitò tanto
scandalo.
Emma è una
donna troppo 'moderna' per l'epoca, destinata inevitabilmente a soccombere
perché sostanzialmente incompresa.
“Eh, no! Perché declamare contro le passioni? Non sono forse la sola
cosa bella che ci sia sulla terra, la fonte dell’eroismo, dell’entusiasmo,
della poesia, della musica, delle arti, di tutto infine?”
.
“Ma un
infinito di passioni può concentrarsi in un attimo come una folla in un piccolo
spazio.”
Il termine 'bovarismo' indica oggi un atteggiamento psicologico tendente a valorizzare la fantasia e l'istinto fino alla costruzione di una personalità fittizia in contrasto stridente con la realtà.
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