martedì 23 dicembre 2014

Taglia la testa a Babbo Natale.

Anche se a Natale si dovrebbe essere tutti più buoni, queste cose accadono.

Un giovane, probabilmente deluso dall'attuale forza politica, ha  tagliato la testa di un enorme Babbo Natale che era stato posizionato nella piazza centrale del suo paese. Quali le sue reali intenzioni? Che cosa si nasconde dietro questo gesto estremo che a mio avviso ha un vero significato simbolico?

Difficile dirlo. Forse odio verso il primo cittadino del suo paese, autore dell'iniziativa? Forse quel pacifico Babbo Natale gli ricordava nell'aspetto (e nell'indole pacifica) un suo professore? Forse Babbo Natale se l'è cercata, ricordandogli inconsciamente un'infanzia difficile. Chissà.

 
Quasi subito il giovane è stato indentificato grazie ad alcune telecamere di video sorveglianza posizionate dal Comune della sua città...
Ma gli adolescenti di oggi non riuscivano col loro Smartphon a sabotare anche il sistema operativo della NASA? E che ci vuole allora a creare un loop nelle telecamere di una città di poche migliaia di abitanti???

Per quelli di voi che sono in apprensione per quel simpatico ciccione, la sua testa è stata ritrovata nella Smart del giovane ribelle...  Nessuno però si è fatto avanti a reclamare la salma decapitata e non si sa se la testa sia stata riposizionata al suo posto o no. L'informazione su questo è omertosa.

Concludendo, nell'attesa  di scoprire le reali intenzioni del giovane, io al posto del sindaco avrei messo un bel Gesù bambino.
Tra i due è quello che sopravvive sempre.
Probabilmente perché ha conoscenze molto più in alto.

sabato 20 dicembre 2014

Prof, mi consiglia una lettura per le vacanze?

Tempo di vacanze, tempo di letture.

Le vacanze sono un momento assolutamente propizio per leggere, e dunque da buona insegnante colgo l'occasione per consigliare agli alunni una lettura più o meno amena che possa accompagnarli durante le giornate a cavallo delle festività.

Ma come spesso accade, gli adolescenti lasciati in balia di loro stessi non sono in grado di fare quasi mai delle scelte sensate. Praticamente in nessun campo e dunque neanche nella lettura.

-Prof., a Natale posso leggere Cinquanta sfumature di grigio?
-No, meglio Piccole Donne.

-Prof., posso leggere Lettere dal carcere di Gramsci?
-Ma sai di cosa parla?
-No.

-Prof., posso leggere Il Signore degli anelli?
-Le vacanze durano solo 2 settimane...

-Prof., posso leggere...


E così via.
Insomma, quasi mai i ragazzi hanno coscienza delle loro capacità (o incapacità), quasi mai riescono a mettersi obbiettivi alla loro portata. Hanno spesso idee confuse su tutto quello che li riguarda in prima persona, figuriamoci per la lettura, cioè per un mare di titoli nel qualche affogano senza speranza.

Certo, l'editoria è in crisi. Probabilmente qualcuno direbbe 'purché si legga!'. Ma non credo che questo ragionamento vada bene per le Cinquanta sfumature di grigio consigliato ad una tredicenne.

Però è bene non smorzare mai il loro entusiasmo, per cui le Cinquanta sfumature sì, ma NON A NATALE? A 13 anni NO, né a Natale né d'estate.
Ben vengano le lettere di Gramsci? E no, le lettere di Gramsci no. E mi chiedo chi è stato a consigliare ad una tredicenne una lettura così leggera e allegra. Tredicenne, il cui ultimo libro è stato probabilmente Cuore.
Il Signore degli anelli? La trilogia completa e roba da elfi nell'anima e nel corpo, ma se sei un hobbit puoi leggere solo il primo libro. Forse.